Post

Visualizzazione dei post da 2018

SI PUO' PIANGERE DAVANTI A UN FIGLIO

Immagine
Il dono più grande che possiamo fare a una persona a cui vogliamo bene, in primis a nostro figlio, è farci vedere per come realmente siamo, sia quando siamo belli sia quando siamo brutti. Se glielo permettiamo, di fatto gli diciamo con la vita: “Confido tanto nel tuo amore che mi faccio vedere nudo .” E’ un’azione di grande coraggio, che spesso richiede tempo e piccoli passi, ma apre la porta a una relazione vera e perciò solida. Diviene la base su cui costruiamo, non sull’argilla ma sulla roccia, quel momento della verità che a volte strappa lacrime e dolore ma che, poiché  è vero, dichiara un amore che è pronto a dare la vita. Se ho voglia di piangere devo farlo. Se sono preoccupato, se sono deluso, devo dirlo. Se lo farò come atto d’amore, se non sarà uno scaricare sull’altro ma un fargli il dono più grande, il dono di me stesso, saprò trovare il momento giusto. Perché questo momento arrivi c’è bisogno che il figlio si senta prima ascoltato, senza riserve, senza giu

PERCHE' MOLTI GIOVANI E RAGAZZI RIFIUTANO LA SCUOLA Parla Giuseppe Paschetto, il prof che si contende il titolo di miglior professore del mondo

Immagine
' Giuseppe Paschetto con i suoi allevi in una lezione all'aperto Giuseppe Paschetto 63 anni, laura in chimica, insegnante di matematica e scienze nella scuola meda di Valdilana è l’unico docente italiano tra i 50 finalisti che si contendono il titolo di miglior docente del mondo.  Riportiamo alcuni passaggi dell’intervista  concessa alla giornalista Caterina Pasolini. La mia idea è che si impara insieme, non c’è il prof che parla e gli alunni che ascoltano. I ragazzi lavorano in gruppo senza libri di testo….Si fa prima esperienza poi arriva la teoria, le regole. La scuola deve farti uscire  migliore di come sei entrato, con strumenti per vivere nel mondo, deve darti senso sociale, condivisione, interessi e sapere. La scuola deve essere come una casa dove sei felice di stare, dove non danneggeresti mai qualcosa perché lo senti tuo. La scuola non è una gara dove devi arrivare primo o un’impresa  che deve rendere: è il luogo dove secondo me bisogna mettere al pri

SCUOLE SUPERIORI: PIU' ATTENZIONE ALLA FORMAZIONE

Immagine
La scuola Italiana ha istituito l’obbligo fino a sedici anni, quindi i primi due anni delle superiori sono obbligatori per tutti.  L’obbligo chiede alla classe docente capacità di accoglienza, di attenzione, di introspezione, di incoraggiamento, di gradualità nell'apprendimento, di rispetto dei ritmi di apprendimento di ogni allievo affinché i ragazzi non si scoraggino troppo presto.  L’aspetto formativo dovrebbe avere quindi la priorità su tutto, prima anche dell'aspetto contenutistico. La qualcosa, ci dispiace dirlo,  non è nella maggior parte delle scuole superori. Ci sono naturalmente docenti che posseggono questi doti di accompagnamento e di orientamento  e questa sensibilità all'aspetto formativo e al bene relazionale ed altri che dovranno acquisirle, per cui ogni Scuola superiore di secondo grado prevederà  nei primi giorni di settembre corsi di aggiornamento per tutti i docenti, onde chiarire la metodologia di base da attuare in questi primi due anni

COMPITI A CASA: i GENITORI NON POSSONO RESTARE IN SILENZIO

Immagine
Compiti a casa sì, compiti a casa no: è un falso problema. Se il ragazzo non ha capito la lezione, che senso ha assegnare i compiti a casa? Se non riesce a fare ancora il disegno tecnico a scuola che senso ha assegnare  una tavola da fare a casa? Si studia e si lavora a scuola per  suscitare interesse e passione, per acquisire metodo  e per sviluppare capacità. Se tutto questo non si sviluppa in classe è illusorio che si sviluppi all’esterno. Assegnare i compiti a casa a chi non riesce a svolgerli è un assurdo pedagogico Il MIUR  sta cercando di intervenire con autorevolezza in tale direzione. Di qui la giusta Circolare sui compiti a casa del Ministro della Pubblica Istruzione Lavori di approfondimento o di consolidamento vanno assegnati liberamente a chi  ha già avuto il dono di comprendere  ed è spinto all’approfondimento. Assegnare compiti a casa a chi non ha ancora autonomia esecutiva diventa una forma di violenza esercitata sulle famiglie e sugli alunni: è come

MONTESSORI: la SCUOLA può aiutare i nostri ragazzi ma li può anche distruggere

Immagine
oO Tra i tanti metodi ufficiali d'educazione di paesi diversi, nessuno si propone di dare assistenza all'individuo fin dalla nascita e di promuoverne lo sviluppo.  Oggi l'educazione, come è concepita, prescinde insieme dalla vita biologica e da quella sociale.  Tutti coloro che  entrano nel mondo dell'educazione vengono isolati dalla società.  Gli studenti sono tenuti a seguire le regole prestabilite dall'istituto di cui sono alunni e ad uniformarsi ai programmi raccomandati dai Ministeri della pubblica istruzione.  Si può dire che anche nel più recente passato, le condizioni sociali e fisiche degli studenti non erano prese in considerazione come fatto che potesse minimamente interessare la scuola in sé....Così se lo studente aveva difetti...che diminuivano le sue possibilità di apprendimento, esso veniva senz'altro classificato con votazioni inferiori...Nessuno considera ancora oggi che la mente dello studente può essere minacciata e soffrire dan

SPESSO LA SCUOLA PRETENDE QUELLO CHE INVECE DEVE SVILUPPARE

Immagine
QUANTE VOLTE SI PUNISCE UN RAGAZZO A SCUOLA PERCHE' NON "VUOLE FARE NIENTE" OPPURE PERCHE' E' SEMPRE "DISTRATTO" O  SCORRETTO NELLE RELAZIONI? PURTROPPO IN MOLTE CLASSI MEDIE  SI CONTINUA CON QUESTE PUNIZIONI, DIMENTICANDO LA REALTA' PSICOLOGICA CHE I RAGAZZI A QUELL'ETA' VIVONO.  Eppure sappiamo tutti che il ragazzo nell'età della scuola media vive uno dei momenti più difficili della sua vita perché deve lasciare l'infanzia e entrare nella fase evolutiva dell'adolescenza. Si parla di una seconda nascita e come in tutte le nascite occorre una culla ben preparata ad accoglierlo. E invece vediamo richieste  sempre maggiori di prestazioni alte, appunti negativi sui quaderni, richiami ai genitori con la sottile pretesa, mai dichiarata, di pretendere ragazzi e ragazze  corretti disciplinati, attenti, volenterosi, capaci di analisi e di sintesi, interessati e osservatori, dimenticando una cosa fondamentale: tutte queste capacit

Reagire con violenza alle provocazioni del figlio?

Immagine
uno schiaffo può essere pericoloso Ogni fase della crescita presenta dei momenti difficili diversi. Per i genitori non è sempre facile capire come affrontarli. Per non innescare un circolo vizioso, che porta ad eccessi di rabbia a rotture E A PICCOLE VIOLENZE, occorre imparare a gestire le proprie emozioni, per poi affrontare quelle dei figli. Molti genitori di fronte a reazioni incontrollate dei figli pensano che basti urlare e punire, non riuscendo a comprendere che sono  le proprie emozioni, il proprio nervosismo, la propria rabbia che bisogna controllare prima di affrontare poi l'atteggiamento squilibrato e spesso violento del figlio. Diversamente si verifica solo un escalation di violenze verbali E MANUALI pericolose che mettano a rischio la serenità della famiglia. Il figlio che urla, contesta, non accoglie consigli è certamente provocatore di tempeste familiari, ma il genitore deve comprendere che dietro quell'atteggiamento ci sono bisogni vitali insoddis

I voti a scuola sono pericolosi

Immagine
La scuola, se viene presa per il verso giusto dai ragazzi, è sicuramente  un’esperienza gradevole . Si creano saldi  legami  con i compagni di classe, si  cresce insieme  e, ovviamente, si imparano nozioni che ci accompagneranno per il resto della vita. Esiste però un’  incognita , soprattutto per i ragazzi che si sono applicati di meno durante l’anno scolastico:  la pagella . Questa infatti può rappresentare un vero e proprio incubo per gli studenti. Alcuni alunni ne farebbero volentieri a meno. A quanto pare questo “sogno” potrebbe  divenire realtà . In una scuola  primaria  si sta compiendo un vero e proprio esperimento a cui hanno aderito  41 alunni  della scuola  Chiara Lubich situata a Pesaro . Le due classi coinvolte non prevedranno  valutazioni  in seguito alle interrogazioni e  la pagella verrà fornita solo a fine anno scolastico .Il docente  Giulio De Vivo  ha dichiarato al riguardo: “ La scuola deve promuovere i talenti non certo tarparne le ali .  A volte i bambini

Come gestire i conflitti con i bambini

Immagine
Ogni fase della crescita presenta dei momenti difficili diversi. Per i genitori non è sempre facile capire come affrontarli. Per non innescare un circolo vizioso, che porta ad eccessi di rabbia e a rotture, occorre imparare a gestire le proprie emozioni, per poi affrontare quelle dei figli. Ciascun genitore ha una propria idea sul modo migliore di educare i figli.  C’è chi ritiene che la cosa più importante sia stabilire regole chiare e avere l’autorità necessaria per farle rispettare, chi enfatizza l’importanza di promuovere l’autonomia del bambino e la sua capacità di raggiungere buoni risultati, mentre altri ancora pongono l’accento sul dimostrare comprensione e affetto incondizionato. È sempre più frequente, inoltre, che i genitori si informino su quali siano i metodi educativi migliori , leggendo o seguendo programmi televisivi, o che si confrontino con altri genitori per avere un metro di paragone. Quando l’orizzonte è sereno, è piuttosto facile rimanere coerenti con la pr

Maria Montessori: Aiutare i bambini ad essere felici e responsabili

Immagine
Fino ai primi anni del Novecento (ma in realtà anche dopo), i bambini non venivano considerati come esseri bisognosi di particolari attenzioni e cure, ma piuttosto come degli adulti in miniatura. Fu solo grazie al lavoro dei primi pedagoghi che s'iniziò a comprendere che ogni fase della vita ha una sua psicologia e che quella legata all'infanzia è di un'importanza fondamentale. In questo panorama, il lavoro dell'educatrice Maria Montessori si rivelò rivoluzionario, al punto che ancora oggi i principi da lei individuati per crescere dei bambini felici sono ancora considerati un punto di riferimento. Nell'ampio panorama delle conclusioni a cui giunse Maria Montessori nell'arco della sua vita, 15 sono i principi che meglio individuano la possibilità di crescere dei bambini felici e responsabili. 1) Educate con l'esempio. I bambini apprendono principalmente dai fatti, le parole vengono dopo. 2) Non criticateli in ogni occasione, soprattutto i

Massimiliano Varrese: Condividere e collaborare valori da riscoprire

Immagine
Massimiliano intervistato a TV 2000 Massimiliano Varrese, attore scrittore cantante. ballerino e artista marziale, classe 1976, da “artista di strada” a Carramba Boys, primo ruolo di protagonista in Fuoco su di me (2005), grande successo e Premio Gassman per il musical Tre metri sopra il cielo, autore del romanzo autobiografico L’estate è già finita, protagonista del musical su San Francesco L’amore quello vero ed oggi attore e regista del docufilm Mi-Ka-El.  Ha ricevuto la Medaglia Beato Angelico (riconoscimento universale per tutte le arti e gli artisti nato dall’intuizione di Papa Giovanni Paolo II), ed è stato insignito anche del Premio Norman Academy USA per le qualità morali, civili ed etico religiose con cui si distingue nel panorama internazionale. Stai vivendo un momento importante della tua carriera artistica che ti vede  docente dell’Istituto Armando Curcio e dell’Acting Academy  di Claudia Gerini. Ma anche nella vita personale: una serena esperienza di coppia co

Don Lorenzo Milani: QUALE RAPPORTO TRA IL DOCENTE E L'ALUNNO?

Immagine
Don Lorenzo Milani (1923-1967) I ragazzi qui studiano e pensano, ma anche io studio e penso con loro...normalmente arriviamo alla verità insieme. Quando rimane qualche divergenza, il bene che ci vogliamo ci aiuta a risolverla e a convivere senza tragedie. Perché questo bene è fatto di rispetto reciproco. Don Lorenzo Milani

Maria Montessori: Diamo più attenzione ai bambini!

Immagine
Maria Montessori (1870-1952) Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo. Maria Montessori

La Scuola è a servizio di ogni alunno, nessuno escluso!

Immagine
Una scuola democratica per tutti e a misura di ciascuno Genitori e insegnanti alleati per fermare la deriva meritocratica in atto nella Scuola Italiana: "Tu vali se raggiungi determinati livelli" No, tu vali sempre per quello che sei, per le capacità che hai per i talenti che possiedi e se oggi non riesci ad esprimerli io ti aiuterò a farlo.   Quando i genitori riscontrano che questo non avviene, devono intervenire e opporre pressioni di stampo democratico perché questo avvenga, Una scuola quindi a servizio di ogni bambino, di ogni ragazzo, di ogni giovane. Questa è la scuola di cui un paese democratico e civile ha bisogno. Ogni ragazzo deve sentirsi pienamente accettato per com'è con tutti i suoi limiti. Deve sperimentare nella Scuola che la Società lo accoglie, lo comprende, lo aiuta a sentirsi bene integrato e a suo agio.   Le valutazioni che i docenti gli doneranno non dovranno essere mai giudizi moralistici ma attestati di un proces

ESTATE: NON E' IL TEMPO DI COMPITI A CASA!

Immagine
Da un po' di tempo, alcune scuole, esercitando un  abuso di potere, assegnano campiti per le vacanze, dimenticando che le vacanze sono un tempo in cui bisogna staccare con le solite attività scolastiche e la cui gestione spetta alle famiglie e non alla scuola.  I ragazzi che hanno aspettato giustamente le vacanze per liberarsi dall'assillo dei compiti fanno spesso fatica  ad accettarli in estate. Molti genitori, succubi dell'Istituzione Scuola, più per paura che per convinzione,  fanno pressione continua sui figli  per i compiti. Nascono piccoli e grandi conflitti che alterano spesso la serenità della relazione familiare in un momento di pausa che dovrebbe rinsaldare le relazioni familiari. Ho appreso con interesse  l'esperienza messa in atto da un gruppo di famiglie che hanno deciso di fare le vacanze in uno stesso luogo di mare soprattutto per fara crecere la relazione amicale fra i figli e renderli autonomi e sicuri nel luogo che li accoglie.  D