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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

Per una formazione al valore della solidarietà

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Ho sempre messo in crisi la mia esperienza di educatore quando mi sono accorto che essa non produceva nei ragazzi un'apertura verso l'altro. Ho buttato all'aria il solito programma, ne abbiamo parlato insieme, ho poi proposto una riflessione comune, un lavoro a casa da realizzare in piccoli gruppi, facendo capire loro che c'è una diversità tra persona e persona e che le valutazioni che il docente è chiamato a fare non vanno confrontate tra loro e che nella formazione non deve esserci competitività. Solo quando gli studenti hanno cominciato a vivere così, ho visto scoparire in loro certe forti tensioni che producevano fratture e continui litigi e l'io ha cominciato a trovare la sua vera dimensione. Pasquale Lubrano Lavadera da In dialogo per la solidarietà, Città Nuova 1999

Quando il bambino crea disordine e confusione

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Se il fanciullo dimostra una volontà di disordine, la maestra lo impedirà seccamente e con energica esortazione, non in modo che ciò sia un castigo al chiasso o al disordine, ma una autorevole preminenza della maestra sul bambino. L’autorità diventa in tal caso “il sostegno” necessario al bambino che, trovandosi nel disordine per momentaneo squilibrio, ha bisogno di una forza a cui attaccarsi; come chi avesse inciampato, ha bisogno di sorreggersi a qualche cosa per rimanere in piedi. Maria Montessori Maria Montessori, Educazione alla libertà, a cura di M. Luisa Leccese Pinna, Edizioni Laterna 1986