SCUOLE SUPERIORI: PIU' ATTENZIONE ALLA FORMAZIONE



La scuola Italiana ha istituito l’obbligo fino a sedici anni, quindi i primi due anni delle superiori sono obbligatori per tutti. 

L’obbligo chiede alla classe docente capacità di accoglienza, di attenzione, di introspezione, di incoraggiamento, di gradualità nell'apprendimento, di rispetto dei ritmi di apprendimento di ogni allievo affinché i ragazzi non si scoraggino troppo presto.  L’aspetto formativo dovrebbe avere quindi la priorità su tutto, prima anche dell'aspetto contenutistico.
La qualcosa, ci dispiace dirlo,  non è nella maggior parte delle scuole superori.

Ci sono naturalmente docenti che posseggono questi doti di accompagnamento e di orientamento  e questa sensibilità all'aspetto formativo e al bene relazionale ed altri che dovranno acquisirle, per cui ogni Scuola superiore di secondo grado prevederà  nei primi giorni di settembre corsi di aggiornamento per tutti i docenti, onde chiarire la metodologia di base da attuare in questi primi due anni delle classi superiori, per evitare una selezione feroce.

Purtroppo oggi  gli studenti del primo anno si trovano improvvisamente tra le mani testi scolastici molto ampi, articolati, sicuramente di alto livello, ma altrettanto sicuramente non di facile approccio per la maggioranza di essi.

Ho avuto tra le mani un testo di scienze e di disegno tecnico di una prima superiore e sono rimasto  letteralmente rimasto sconvolto dalla densità e dalla complessità  di essi, sicuramente non alla portata della media dei ragazzi provenienti dalla terza media. 

Come pure ho esaminato nei dettagli un testo di matematica per le prime classi di oltre 600 pagine, densissimo,  con 15 capitoli di circa 40 pagine, con "ogni bene di Dio", oltre naturalmente a verifiche e con avviamento alle prove INVALSI. 

Mi è venuto naturale esclamare: Ma gli editori sono impazziti?  E' mai possibile che i docenti non si rendano conto della inadeguatezza di questi testi per ragazzi di prima superiore?

Mi sono convinto che saranno veramente  pochi gli studenti  che riusciranno ad entrare il tali testi i quali, sicuramente "deviati" dalle prove INVALSI, non riusciranno ad essere strumenti di accompagnamento per gli studenti. 

Testi che presentano una ferma e decisa impostazione super contenutistica e di grandi pretese intellettive, con la grave conseguenza di emarginare subito la maggioranza dei nostri figli, facendo loro vivere un'esperienza che li segnerà per sempre la loro vita

Inoltre non possiamo tacere che   resta molto  carente la dimensione sociale e relazionale messa in atto nelle classi superiori, in quanto, salvo alcune eccezioni, non ci si occupa minimamente della formazione al bene relazionale e della grammatica relazionale,  che doverebbe essere costitutiva di ogni vera esperienza sociale e in primo luogo della scuola, prima esperienza sociale dei ragazzi.

Senza questo tipo di esperienza la Scuola corre il rischio di diventare una struttura disumana, incapace di affascinare i ragazzi di interessarli alla ricerca e alla conoscenza e molti dei nostri figli si allontaneranno da un percorso didattico ed educativo che potrebbe invece dare loro moltissimo. 


Pasquale Lubrano Lavadera

Commenti

Post popolari in questo blog

IL BAMBINO AL CENTRO DI OGNI PROCESSO EDUCATIVO - IL METODO MONTESSORI OGGI

OCCORRE UNA TRASFORMAZIONE NEL BIENNIO DELLE SUPERIORI

Mazze e panelli fanno i figli bruti