SPESSO LA SCUOLA PRETENDE QUELLO CHE INVECE DEVE SVILUPPARE


QUANTE VOLTE SI PUNISCE UN RAGAZZO A SCUOLA PERCHE' NON "VUOLE FARE NIENTE" OPPURE PERCHE' E' SEMPRE "DISTRATTO" O  SCORRETTO NELLE RELAZIONI?

PURTROPPO IN MOLTE CLASSI MEDIE  SI CONTINUA CON QUESTE PUNIZIONI, DIMENTICANDO LA REALTA' PSICOLOGICA CHE I RAGAZZI A QUELL'ETA' VIVONO.

 Eppure sappiamo tutti che il ragazzo nell'età della scuola media vive uno dei momenti più difficili della sua vita perché deve lasciare l'infanzia e entrare nella fase evolutiva dell'adolescenza. Si parla di una seconda nascita e come in tutte le nascite occorre una culla ben preparata ad accoglierlo.
E invece vediamo richieste  sempre maggiori di prestazioni alte, appunti negativi sui quaderni, richiami ai genitori con la sottile pretesa, mai dichiarata, di pretendere ragazzi e ragazze  corretti disciplinati, attenti, volenterosi, capaci di analisi e di sintesi, interessati e osservatori, dimenticando una cosa fondamentale: tutte queste capacità sono gli obiettivi per raggiungere i quali prepariamo la nostra offerta formativa.
Esiste una formula efficace per capire il senso profondo della scuola dell'obbligo che è stata in parte vanificata dalla riintroduzione dei voti e dalle prove INVALSI. 
La formula è ancora nel dettato costituzionale ma spesso dimenticata. UNA SCUOLA PER TUTTI E A MISURA DI CIASCUNO.
I programmi scolastici e i libri di testo sono di una mole spaventosa. Argomenti delle superiori sono anticipati nei testi delle Medie.

Occorre pertanto una vera riforma ma che deve nascere dal basso dai genitori e docenti insieme.
Diceva Giovanni Bosco, grande educatore, che l'autorevolezza dell'insegnante è strettamente proporzionale all'amore che l'insegnante ha per l'alunno, un amore che porta ad accettare l'alunno così come egli si presenta, non come vorremmo che fosse.
Lo diceva anche il grande Tolstoj.
Amare quindi l'alunno e i suoi limite e fare in modo che il ragazzo comprenda di essere amato. Dovrebbe essere questo l'approccio di ogni insegnante che entra nel corpo docente di una scuola.
Se tutta la scuola non farà questo grande passo molti nostri ragazzi usciranno dalla scuola con le ossa rotte.

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