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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

Umberto Galimberti: Non tutti possono essere insegnanti

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  Umberto galimberti L’insegnante deve insegnare. Per farlo serve una capacità empatica e comunicativa, la fascinazione. Se non apri il cuore, non apri nemmeno la testa delle persone. Gli insegnanti dovrebbero essere sottoposti a un test di personalità che valuti queste cose. Se uno non sa affascinare è meglio che cambi lavoro. Educare vuol dire condurre qualcuno all’evoluzione, dall’impulso all’emozione, dall’emozione al sentimento. Un ragazzo che ha sentimento non brucia un migrante che dorme su una panchina, non picchia un disabile. Se queste cose accadono è perché la scuola non ha educato. Per educare bisogna avere a che fare con la soggettività degli studenti, che oggi è messa fuori gioco. Se è vero che al posto dei temi si fa la comprensione del testo scritto, si è spostata la valutazione dalla soggettività alla prestazione. A questo punto è chiaro che anche la scuola è serva del modello tecnico. I ragazzi non contano più come soggetti ma solo nelle loro prestazioni.

Una terza alternativa per la SCUOLA

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La scuola Elementare Morelli di Ravenna che ha sperimentato il progetto Vivere la Pace nella sue classi Quando i bambini sperimentano relazioni di mutualità, che arricchiscono la vita, riescono a dare il meglio di sé.  Sperimentare queste relazioni nella Scuola è particolarmente importante per quei bambini che nelle loro case, nei loro quartieri, nei loro paesi, hanno imparato che esistono solo due alternative: sopraffare o essere sopraffatti. Dobbiamo pertanto mostrare una terza alternativa: una Scuola in cui studenti ed insegnanti si relazionano come partner, come collaboratori, una Scuola dove dove ogni interazione è ispirata all'educazione non violenta, una Scuola comunità di apprendimento piuttosto che un'istituzione gerarchica impersonale.  I giovani cominciano a vedere tale Scuola come luogo di esplorazione, un luogo dove condividere idee e sentimenti, un luogo sicuro ed entusiasmante dove ogni bambino è ascoltato e valorizzato e dove lo spirito uman

In quale aspetto la Scuola di oggi è molto carente?

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  A questa domanda ogni genitore potrebbe rispondere dicendo che tutti gli alunni devono essere accolti e compresi, nessuno escluso. Infatti si soffre molto quando ci si accorge che non è così .   2 - Una scuola che soddisfi i bisogni vitali degli studenti.   Cosa si aspettano gli studenti dalla Scuola? Ordini, comandi, regolamenti, conoscenze, autonomia, autenticità, creatività, comprensione, empatia fiducia, riconoscimento, sicurezza emotiva, ordine, pace, bellezza? Le esigenze degli alunni possono essere tante, ma certamente l'alunno  ogni alunno, coscientemente o meno,  cerca l'affermazione di se stesso, affermazione che passa inevitabilmente attraverso i sentimenti e i bisogni vitali e il soddisfacimento di tali bisogni. Da questo punto di vista bisogna dire che la Scuola è molto carente, e molto spesso non soddisfa quanto sta a cuore ai ragazzi  o ai giovani, e questo perchè proveniamo tutti da secoli di educazione  in cui la scuola è stata asservita al Potere

E' UTILE O DANNOSA LA SEVERITA' A SCUOLA?

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  E una domanda che ancora interroga tanti di noi docenti che abbiamo deciso di passare la nostra vita nella Scuola. C'è chi è favorevole e chi è contrario e il dibattito è ancora in corso. Vorremmo iniziare da oggi un approfondimento sulla comunicazione a scuola che ci permetterà di rispondere alle esigenze fondamentali di noi tutti. 1 - Una Scuola che educhi alla pace, alla relazione, alla solidarietà. I sistemi educativi messi in atto nelle nostre scuole non sempre preparano i nostri figli ad affrontare le difficoltà che la società oggi presenta. I ragazzi si sentono soli e spesso traditi dalla Scuola. E, come se niente fosse avvenuto in questi anni, si continua a preparare i ragazzi ad obbedire ciecamente  agli direttive degli insegnanti.  Il "Modello Dominazion", come afferma Riane Eisler, viene ancora imposto come normale. La riforma  della "buona scuola" italiana ha peggiorato di molto la situazione. Occorrerà da parte del Ministero una  sostanziale