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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

Maria Montessori: La polarizzazione dell'attenzione

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Maria Montessori  Maria Montessori sente che nei bambini sono nascoste enormi capacità di attenzione, che emergono non appena li si mette in un ambiente pensato per loro e non per gli adulti. Grazie a questo particolare stato della mente - che chiamerà "polarizzazione dell'attenzione"  e che un secolo dopo le neuroscienze confermeranno, pasrlando di "esperienza di flusso" - il bambino apprende in un modo più profondo e definitivo. Maria  Montessori si convince che il punto fondamentale dell'educazione sia questo: aiutare il bambino a rivelare la sua vera natura, di solito nascosta perché oppressa da una scuola pensata per gli adulti, cioè per gli insegnanti e il loro lavoro didatticio.  In realtà l'oppressione comincia ancora prima, in famiglia.  Tanti anni dopo, in una conferenza, paragonerà il bambino che entra all'asilo a un guerrigliero, che è già stato sottoposto alla repressione e che quindi è cresciuto in modo defgormato. costretto ma difemder

MARIA MONTESSORI : A SCUOLA ELIMINARE CATTEDRA E VOTI

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  Maria Montessori Maria Montessori in una conferenza illustra i due elementi centrali della didattica...la diversa natura del maestro che dirige senza imporsi ("L'adulto non deve star seduto in cattedra e dar giudizi e voti. Scenda tra gli allievi umilmente") e la diversa natura del bambino che lavora senza stancarsi ("Studiare non consuma, non affatica, anzi nutre e sostiene"). Cristina De Stefano Cristina De Stefano, Il bambino è il maestro - Vita di Maria Montessori, Rizzoli 2020 

Maria Montessori: Il maestro dirige senza imporsi, senza voti o giudizi

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Maria Montessori   Maria Montessori mostra ai bambini il materiale e come funziona, poi li lascia lavorare, osservando o meglio -  come ama dire -, meditando. Per lei non esistono realtà acquisite, concetti di base. Tutto è aperto e possibile. Lentamente prendono forma i primi elementi di quello che negli anni diventerà il suo metodo. Già in una conferenza tenuta dopo pochi mesi di attività a San Lorenzo illustra i due elementi centrali della didattica che sta nascendo nella Casa dei Bambini: la diversa natura del maestro, che dirige senza imporsi ("L'adulto non deve state seduto in cattedrsa e dar giudizi e voti. Scenda tra gli allievi, umilmente") e la diversa natura del bambino, che lavora senza stancarsi ("Studiare non consuma, non affatica, anzi nutre e sostiene"). Cristina De Stefano Cristina De Stefano, Il maestro è il bambino, Vita di Maria Montessori, Rizzoli. 

Maria Montessori: Il rispetto dell'individualità di ogni allievo

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  Maria Montessori Il rispetto dell'individualità di ogni allievo. "Ci sono tanti inizi quanti bambini". La necessità che l'adulto taccia per lasciare che il bambino lavori. "Le lezioni delle cose si presenteranno da sole". La centralità dell'amore  in ogni attività educativa. "Fare sentire al bambino che è amato, e spingerlo ad amare a sua volta, è la fine del nostro insegnamento così come è stato  il suo inizio". La pazienza nel rispettare i suoi tempi di apprendimento: "La lemtezza di questo procedimento è inevitabile. Come dei semi, le idee crescono lentamente, e più lentamente crescono più il loro prodotto durerà a lungo e si estenderà lontano." Cristina De Stefano Cristina De Stefano, Il bambino è il maestro , Vita di Maria Montessori, Rizzoli.

Maria Montessori: Non giudicare i bambini

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  Maria Montessori Nelle sue lezioni risuonano ancora forti i toni dell'impegno di volontaria presso gli ultimi della società. Invita le allieve a non fermarsi alle apparenze nel giudicare i bambini. "la stessa bellezza del corpo è un privilegio di classe" ammonisce, guardandole una per una. "Anche nella scuola il bambino povero è un paria. Meno bello e gentile, non richiama sopra di sé quella simpatia che il maestro facilmente concede alla grazia cortiese dei fanciulli felici. Meno intelligente e privo di aiuto dai parenti forse analfabeti, non riscuote quegli incoraggiamenti che la lode e l'alta votazione tanto prodigano ai fanciulli forti, che non avrebbero bisogno di essere incoraggiati. Così gli oppressi della società sono pure gli oppressi della scuola." Cristina De Stefano Cristina De Stefano, Il maestro è il bambino - Vita di Maria Montessori, Rizzoli

Maria Montessori: LE PREMESSE DEL NOSTRO SISTEMA SCOLASTICO SONO SBAGLIATE

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  Maria Montessori "Visto che le allieve devono diventare maestre, insiste per portarle nelle scuole, vincendo le resistenze iniziali di molti presidi che non vogliono estranei in classe.  Durante le visite  Maria Montessori mostra loro tutto quello che secondo lei non va: il silenzio forzato, l'immobilità dei bambini: farfalle infilate sugli spilli, bloccati nei loro posti. Spiega che tutto il sistema va cambiato, perché le sue premesse sono sbagliate. L'idea stessa del bambino a cui va insegnato qualcosa è da combattere.  Nelle classi c'è il maestro faccendiere che travasa le cognizioni nelle teste degli alunni...Per riuscire nella sua opera è necessaria la disciplina dell'immmobiltà, dell'attenzione forzata della scolaresca; e al maestro conviene maneggiare con larghezza premi e castighi onde costringere a tale attitudine coloro che sono condannati a essere suoi ascoltator i ." Cristina De Stefano Cristina De Stefano Il bambino è il maestro - vita di Ma