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Visualizzazione dei post da novembre, 2022

LE NECESSARIE LIMITAZIONI DEL DOCENTE NELLA SCUOLA

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In una scuola che educa, affinchè  gli studenti acquistino autonomia, responsabilità,  capacità di prendere posizione, capacità di comunicare, libertà e creatività, dominio di sé nei conflitti, accettazione di sé, risulta  necessario che il docente ponga a se stesso alcune limitazioni comportamentali: A- Rinunciare a esercitare un alto grado di guida e di direttività; B- Moderare la disistima di fronte a comportamenti  non adeguati, concedendo sempre la possibilità di sbagliare e correggersi; c- Non imporre il proprio comportamento sociale ed emotivo,  ma lasciare che l'alunno scelga il proprio modo di rapportarsi con gli altri e come dominare i propri sentimenti. Il docenti fa una proposta ma poi lascia allo studente la libertà  di percorrere il proprio cammino. Solo alla fine ci sarà il confronto tra la proposta, l'attuazione e i risultati raggiunti. Pasquale Lubrano Lavadera

UNA SCUOLA CHE EDUCA E NON PUNTA AL MERITO

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  I giovan di "Libera" si interrogano su come migliorare la società Uno dei fini, ritenuto fondamentale  nel processo educativo di ogni alunno, è lo sviluppo  della capacita di autonomia, affinché  egli  possa essere  libero e responsabile nelle scelte e nello stesso tempo capace   di migliorare la realtà sociale in cui vive, costruendo buone e corrette relazioni con le persone con le quali vive. Purtroppo la scuola italiana, in generale, non si è posta questo obiettivo. Infatti è difficile sentir parlare nelle scuole di "Bene relazionale". Imparare a costruire questo "bene"  dovrebbe essere la base   di ogni esperienza scolastica. Puntare al merito è un grande rischio, perché, oltre a chiudere l'alunno in una prospettiva individualistica, che  nuoce a se stesso,  procurerà danni sociali rilevanti nel periodo scolastico con conseguenze negative anche sul futuro. Non va infatti dimenticato che l'alunno vive  nella scuola la più importante esperienza

Scopi dell'educazione secondo Rogers

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  Per educazione si deve intendere l'avvenimento che si svolge fra due o più persone, caratterizzato dalla promozione o dalla modificazione delle esperienze e del comportamento dell'uomo. Gli insegnanti e gli educatori devono stabilire quale tipo di educazione e quali scopi educativi intendono realizzare. Seguendo la formulazione di Rogers possiamo indicare questi scopi: 1) Giungere a comportamenti che aiutano l'uomo ad essere libero  senza ostacolare gli interessi della comunità; 2) Eessere capaci di  agire con responsabilità nelle proprie azioni; 3) Apprendere in modo critico e saper prendere posizioni, al momento opportuno, di fronte ai contributi degli altri; 4) Di fronte ai tanti problemi che si affacciano nella vita, essere capaci di risolverli adeguatamente; 5) Essere capaci di comunicare agli altri le proprie esperienze, i propri pensieri, le conoscenze in maniera chiara e ordinata; 6) Non essere rigidi ma flessibili e attenti di fronte a nuove situazioni e nuovi pr

CHIARA LUBICH: PER LA PACE UN IMPEGNO MAGGIORE PER I PIU' BISOGNOSI

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  CHIARA LUBICH (1920-2008) Il piano di Dio sull'umanità è la fraternità, che è possibile fra persone di ogni popolo, fede e cultura, perché l'amore fraterno è scritto nel DNA di ogni essere umano.    Ma la fraternità che ci unisce, anche come credenti di varie religioni, ci impone, oggi più che mai, dei compiti precisi, indicandoci nuove strade.    Nella lotta contro i mali presenti non c'è solo un nemico esterno che si nasconde, ma anche un nemico interiore che si annida nelle nostre coscienze. E' quello che ci porta a compiere scelte - private e pubbliche -   e ad adottare stili di vita che creano o alimentano l'ingiustizia, la povertà, il sottosviluppo. Per combattere questo nemico occorre una vera conversione, una revisione di vita.    Le enormi risorse spirituali e morali che possono scaturire dal sentimento religioso devono essere convogliate nel campo delle relazioni umane e tradursi in azioni impegnative tali da influenzare positivamente l'ordine