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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

M. B. Rosenberg: Una madre preoccupata per il figlio che fumava

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Poco tempo fa ad un seminario, una madre molto preoccupata per il figlio che fumava, pensava che dovesse farlo smettere. Il figlio percepiva questa pressione e affermava che più sentiva l’intenzione della madre di farlo smettere, più aveva voglia di resistere. Ho mostrato alla madre la differenza tra l’avere come unico obiettivo quello di cambiare il comportamento del figlio e quello di cercare, invece, una connessione con lui, con i bisogni che lo spingevano a quel comportamento. L’obiettivo della madre aveva bisogno di trasformarsi, di passare dal tentativo di togliere qualcosa al figlio, al trovare un modo diverso dal fumo, più sicuro e salutare, che gli permettesse di soddisfare alcuni bisogni. Questo cambiamento richiedeva che la madre comprendesse quali erano i bisogni che il figlio cercava di soddisfare quando fumava… Il giorno successivo è tornata al seminario estremamente soddisfatta perché aveva avuto una qualità di connessione con il figlio completamente nu

Come si diventa uomini completi

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Non si diventa "uomini completi" da soli, ma unicamente assieme agli altri." D. Bonhoeffer, Resistenza e resa

Riconosciamo in ogni prossimo un fratello

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Un momento di dialogo tra Stefanescu e  giovani ballerini della scuola di balletto Cosi-Stefanescu Cerchiamo di essere costruttori di pace nella vita quotidiana: di riconoscere in ogni persona che si incontra un fratello o una sorella da rispettare, da sostenere, da aiutare. E ci impegniamo ad avere questo atteggiamento ovunque siamo: in famiglia o al lavoro, per strada, al mercato o alla scuola a cominciare da piccoli gesti, come un saluto o interessandoci di ciò che all’altro sta a cuore. Chiara Lubich  da citta nuova 25 giugno 2003

Quale relazione con l'altro?

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Compagnia di Balletto Classico Cosi-Stefanescu Reggio Emilia Vivere la relazione con l'altro, nell'epoca dell'incomunicabilità e, più di recente, dell'intolleranza è un'esperienza non sempre facile e gratificante...Dalla "solidità" dei corpi sociali e delle comunità di un tempo, non molto lontano, siamo pervenuti alla "liquidità" che contraddistingue le precarie relazioni su cui si reggono adesso la famiglia, la città, le varie istituzioni. L'attuale società sembra essersi disgregata in una molteplicità di sistemi, ognuno dei quali, a sua volta, produce riferimenti valoriali spesso del tutto autoreferenziali, sempre meno attenti alla relazione umana e alla dignità dell'uomo. Rimane estremamente attuale il conflitto che vede contrapposti individuo e società, istanze di libertà e rivendicazioni di uguaglianza. Appare del tutto scardinato il tradizionale modello di famiglia, sostituito ormai da una vasta tipologia di legami sempre