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Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

Una scuola che non mette al primo posto il bene relazionale è fuori strada

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Si lavora in una scuola di Palermo sull'integrazione  La scuola deve essere guidata dal criterio dello sviluppo integrale dell'alunno, armonico, non subordinato a criteri utilitaristici. Gli orientamenti dell'UNESCO parlano chiaro: i pilastri della scuola devono riguardare lo sviluppo non solo delle dimensioni cognitive e operative, ma anche di  quelle  relazionali, culturali, di cittadinanza attiva. La qualcosa è quasi del tutto assente nella maggior parte delle scuole italiane. Questo significa che gli alunni vivono un'esperienza sociale monca, asfittica, deludente in un clima competitivo e meritocratico che crea disuguaglianza e conflitto. Le famiglie dovrebbero capire che non è il comulo di nozioni a rendere maturi i loro figli,  ma lo svilippo del bene relazionale, ossia di quella capacità di sapersi relazionare nel contesto sociale della classe, dove collaborazione solidarietà condivisione ricerca comune, armonia, rispetto reciproco, norme condivise