Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Marshall B. Rosenberg: TRASFORMARE LE NOSTRE SCUOLE

Immagine
  Marshakll B. Rosenberg    Benché la strada verso l’innovazione educativa non sia facile, ritengo che essa sia un modo potente per arrivare ad avere la pace su questo pianeta. Se le generazioni future saranno educate in scuole in cui i bisogni di tutti siano rispettati, credo che saranno più capaci di creare famiglie, organizzazioni, governi che arricchiscono la vita.    Nella nostra società, ci sono molte risorse che aiutano le persone che vogliono trasformare le loro vite. Analogamente, penso che anche le nostre scuole ed altre organizzazioni possono essere trasformate attraverso il processo di “comunicazione nonviolenta”, sviluppando un sistema che arricchisce la vita in cui tutti abbiano la possibilità di fare ciò che ci dà più gioia: rendere la vita più bella per noi stessi e per gli altri, soddisfare i bisogni reciproci.    A prescindere da ciò che è accaduto in passato in una scuola o in un sistema scolastico, se studenti, genitori e tutti gli operatori scolastici impara

OCCORRE UNA TRASFORMAZIONE NEL BIENNIO DELLE SUPERIORI

Immagine
  Occorre una "TRASFORMAZIONE" nella scuola superiore   che accoglie i ragazzi dopo la terza media da 14 fino a 18 anni, un età complessa e delicata   che non va sottovalutata né affrontata senza conoscere le dinamiche dell’età. Sarebbe più opportuno dire una "rivoluzione" Una rivoluzione pacifica che i genitori dovrebbero provocare con proposte ben precise. Ma purtroppo spesso   i genitori tremano di fronte all’Istituzione Scuola ed hanno timore di confrontarsi con la dirigenza o con i docenti. E si sbaglia perché il ruolo educativo è portato avanti dalla famiglie e dalla scuola per cui è necessario un’alleanza stretta   tra queste due realtà. I genitori non dovrebbero restare in uno stato di passività e di soggezione di fronte alla scuola, ma sostenere un dialogo costante nella parità dei ruoli e   nel riconoscimento delle diverse competenze. Purtroppo essi non sempre riescono a far sentire la propria voce   durante l’iter scolastico perché, soprattutto lì

Quando la Scuola trova in sé il coraggio di percorrere strade nuove

Immagine
INCONTRO CON LA PRESIDE DEL LICEO CLASSICO DANTE ALIGHIERI DI RAVENNA, GIUSEPPINA DI MASSA   È una nebbiosa giornata quanto varco per la prima volta l’imponente portone del liceo classico Dante Alighieri di Ravenna. Uno degli istituti più antichi della città con quattro indirizzi di studio (classico, linguistico, scienze umane, economico sociale), 1200 alunni e alunne, 120 docenti e un nutrito numero di personale ATA. Si respira, subito, entrando un’atmosfera gioiosa e accogliente. Ragazzi che studiano nell’aula biblioteca, docenti che s’affrettano ad entrare in classe, persone che si avvicinano alla portineria…Niente di austero o immobile, ma l’effervescenza e la vitalità di un approdo. È questa la sensazione che provo e che mi spinge a vivere con ottimismo l’incontro con la Preside Giuseppina di Massa, con la quale ho fissato telefonicamente un appuntamento per l’intervista. Avevo letto precedentemente sulle pagine del quotidiano La Repubblica un suo intervento che aveva s

Carl Rogers: I POSSIBILI DANNI PRODOTTi DAI VOTI A SCUOLA

Immagine
Carl Rogers Indipendenza, creatività e fiduucia in se stessi, sono tutte facilitate quando si dà la principale importanza all'autocritica e all'autovalutazione, e un'importanza solo secondaria alla valutazione fatta da altri. Il bambino o l'adolescente che, tanto a casa quanto a scuola, dipende dalle valutazioni altrui, probabilmente rimarrà per sempre dipendente ed immatuiro, oppure prepotentemente ribelle a tutti i giudizi e alle valutazioni esterne.                                                                                                                                                                                              Carl Rogers (1967) da Carl Roges, Humanizing education the person in the process, Leeper, National Education Association, Washington D.C.1967