"M'illumino di classico" performance artistica degli allievi e allieve del Liceo classico D. Alighieri di Ravenna
Ci vuole coraggio oggi per portare la Scuola italiana
fuori dalle secche meritocratiche in cui spesso cade, dimenticando quanto dice Howard
Gardner: “La scuola deve aiutare
gli alunni tutti a sviluppare la loro intelligenza”. Infatti è nello
sviluppo delle molteplici intelligenze che si genera il pensiero e lo sviluppo delle singole capacità,
diverse in ogni allievo.
Noi auspichiamo che dovunque possa esserci una Scuola che aiuta, che si pone accanto ad ogni alunno cercando di dargli fiducia e stima, e non una scuola che punti al merito, ma all'uguaglianza nelle diversità
E’ quanto sta tentando di fare il Liceo Dante Alighieri di Ravenna guidato dalla
Preside Giuseppina Di Massa, in una ricerca attenta delle cause che ostacolano l’apprendimento e
che determinano spesso nei primi anni l’abbandono
scolastico, con l’attuazione di proposte
laboratoriali innovative, rompendo gli schemi angusti e oppressivi di una
scuola che inconsciamente si rifà al passato passato e non ai dettati
costituzionali che indicano come obiettivo primario la formazione integrale di
ogni essere umano.
Lo spettacolo che gli studenti del liceo classico
hanno preparato e portato in scena sulle
gradinate dell’Istituto, il 5 maggio 2023, in occasione della notte bianca per
i licei classici, ha evidenziato questo
slancio ardito e nuovo, portato avanti dalla quasi totalità delle classi, presentando lavori originali creati dagli stessi ragazzi,
rielaborazioni personali degli antichi poemi ed anche rappresentazioni classiche
di autori famosi come Catullo, Euripide e Aristofane. Uno spettacolo variegato
e attraente che sollecitava, sulla scia dei classici, come indicava la
gustosissima locandina invito, a
guardare le problematiche del nostro tempo.
Si costatava con chiarezza che ogni performance era il
frutto di un lavoro di squadra composito e articolato, attraverso il quale i
vari interpreti hanno potuto offrire il
personale e specifico contributo.
Inoltre,
come caratteristica comune, pur nella varietà dei generi rappresentati, si coglieva il
desiderio vivo e sentito di donare se
stessi alle persone intervenute, amici, famiglie, docenti: colpiva infatti la
delicatezza espressiva, ma anche l’entusiasmo che animava ogni scena, l’intensa relazione
interpersonale che legava studenti e studentesse, la freschezza dei dialoghi,
la gustosa ironia o la saggia denuncia
che arrivavano con incisività al
cuore di chi ascoltava.
Un pomeriggio indimenticabile che ha sottolineato la forza della creatività e della fantasia artistica unita ad una spiccata sensibilità sociale. Un grazie alla Preside, ai docenti tutti e ad ogni allievo per aver reso possibile tutto ciò.
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