BOCCIATI AD IOSA NELLE PRIME CLASSI DELLE SUPERIORI
E’ vergognoso che il più
alto numero di bocciati nelle Scuole superiori, avvenga nella prima classe.
Non solo è vergognoso ma
è anche incostituzionale perché ci troviamo nella fascia dell'obbligo e, come
tale, la Scuola DEVE essere "scuola per tutti e a misura di
ciascuno", DEVE farsi carico di ogni alunno e DEVE primariamente aiutare i
ragazzi in difficolta; aiutarli in una fase delicatissima della loro vita (dai
12 ai 16 anni si parla di una seconda nascita), aiutarli a non perdere fiducia
in loro stessi e a sviluppare l'interesse per la scuola e il proprio
intelletto.
A meno che un ragazzo non dica "Io non voglio andare più a scuola ma
voglio lavorare" (ed anche in questo caso la Scuola dovrebbe far di tutto
per capire se ci sono ancora possibilità di integrazione) la Scuola superiore
nel primo anno, così come si lavora con onestà e responsabilità nelle Medie,
farà di tutto per accogliere lo studente per metterlo a proprio agio e seguirlo
nel suo orientamento.
Più si presentano difficolta nello studio, in questo primo anno, più DEVE
crescere l'attenzione del docente verso l’alunno, per capire quali sono gli
ostacoli che impediscono un normale e sereno inserimento scolastico sia a
livello comportamentale sia a livello cognitivo.
Va ricordato che la Scuola dell'obbligo non è finalizzata al diploma o
all'acquisizione di tutti i contenuti programmati. Tali contenuti sono
strumenti UTILI E NECESSARI del percorso didattico MA NON IL FINE dell'insegnamento,
che resta SEMPRE lo sviluppo intellettivo dell'alunno nel rispetto dei talenti
ricevuti, delle capacità acquisite nelle
medie, e della propria specifica intelligenza. E sappiamo tutti quanto ampio è
lo spettro intellettivo che ci troviamo davanti
in un aula scolastica: si parla oggi di almeno 10 intelligenze diverse.
Una scuola superiore che nel primo anno delle superiori impunemente non
accoglie l'alunno, non lo mette a suo agio,
non individua le sue difficoltà nello studio, e non tiene in alcun conto
delle reali sue capacità, che non sono le stesse per tutti gli alunni, è una
Scuola che tradisce se stessa, tradisce la nostra Costituzione, crea le
premesse per innestare nell'intimo delle nuove generazioni germi di violenza.
Perché - e lo dico con grande amarezza - una Scuola siffatta non si fa carico della realtà profonda di un
essere umano che faticosamente sta traghettando la propria vita dalla
preadolescenza all'adolescenza, nel periodo più fragile della sua esistenza, e
si pone di fronte agli studenti come Ente che giudica, classifica e discrimina,
ed è pertanto primariamente SCUOLA DI VIOLENZA.
Lo scorso anno abbiamo
avuto circa il 9% di bocciati al primo anno, poi la percentuale è andata decrescendo negli altri anni.
Quest’anno si profila da
una piccola indagine eseguita, ugualmente alta
la percentuale di bocciati. In alcuni istituti da me interpellati, nelle
prime classi si è registrato il 20% di
bocciati.
Un segno di speranza: in
alcuni Istituti superiori si comincia a parlare nel primo anno di Scuola che
accoglie e si stanno facendo sperimentazioni in tal senso e i risultati
ottenuti risultano ottimi.
Pasquale Lubrano Lavadera
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