LAURA MANCINELLI : MORIRE E RINASCERE

 


Laura Mancinelli

Forse è vero che si nasce una volata sola, ma nel corso della vita si muore più di una volta. Più di una volta si precipita nel buco nero della disperazione che io chiamo morte, il pozzo buio in cui ci tiene incatenati la stanchezza di vivere o un troppo grande dolore.

Ne ho fatto esperienza io stessa, due volte, quando sono morte le persone che più ho amato nella vita. E due volte sono rinata. Sono riemersa a fatica dal buco nero della non esistenza, non da sola, ma soccorsa sempre da qualcuno o da qualcosa. Una mano tesa che mi ha aiutata a risalire in superfice, per provare ancora il sapore della vita e la gioia di esistere.

Non significa dimenticare, sfuggire il dolore, ma al contrario accettare di soffrire, trasformare il ricordo di ciò che si è perduto in impulso a vivere e continuare ad amare.

Sono molte le cose e le persone che contribuiscono a questo rinascere , e di parte di esse non abbiamo consapevolezza. E forse resteranno sempre nell’ombra. Ma “con amorosi sensi” alcune le riconosciamo, e allora dobbiamo stare attenti a non lasciarcele sfuggire.

La vita schiude, ma non spalanca molte porte. Dipende da noi saperle  scorgere e aprirci un varco nell’esistenza. Per tornare a far parte del mondo dei vivi. Anche se sappiamo per esperienza che nulla è più precario del vivere umano.

Laura Mancinelli

DA Laura Mancinella, Andante con teneressa, Einaudi 2002

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