UNA SCUOLA E' VERAMENTE SCUOLA SE...

 


Parlando della scuola, Don Milani diceva: "Io sono qui come un contadino. Un contadino non può avere fretta che una pera maturi."

Voleva, con questa frase, farci capire che a scuola noi lavoriamo con persone e ogni persona è diversa da tutte le altre e nell'insegnamento non si può aver fretta, perché il ritmo di apprendimento non è uguale per tutti.

Se le pere di un albero non maturano tutte nello stesso tempo, come si può pensare che tutti gli alunni debbano rispondere alle nostre sollecitazioni di apprendimento secondo quelli che sono i nostri progetti e le nostre previsioni?

Una scuola che ha fretta e pretende dai ragazzi le risposte in tempi prestabiliti non è più una scuola, perché la scuola "aiuta ogni alunno a sviluppare le sue capacità intellettive a partire da una situazione iniziale diversa per ognuno e secondo tempi diversi."

Un docente, quindi, accoglie e si prende cura di ogni suo allievo e cerca di aiutarlo a maturare le sue capacità intellettive senza forzature e senza pressioni.

Quando sceglie un argomento da proporre al gruppo classe, il docente per prima cosa si chiede se tutti i suoi alunni sono in condizione di apprendere quanto lui andrà ad esporre. Individua i prerequisiti e verifica se essi sono a fuoco nella mente di ogni ragazzo

Se si rende conto che nel gruppo classe c'è un 30% che non riesce a stare al passo degli altri, cerca di capire cosa ostacola l'apprendimento, ossia i motivi che impediscono a quel 30% di apprendere e, una volta individuate le cause, cerca di trovare strade alternative per quel gruppo, sapendo che le intelligenze non sono tutte uguali e che ogni ragazzo ha il suo tempo di maturazione intellettiva..

Se invece prevale l'atteggiamento freddo e selettivo espresso da spiegazione, interrogazione e voto, il docente ha semplicemente accantonato il problema , disinteressandosi in realtà del futuro di quel 30%, privando quel gruppo di alunni dell'unica grande opportunità che la vita ha dato loro e, di conseguenza, azzerando in loro la fiducia e la stima e creando una profonda e dolorosa frustrazione psicologica.

Pasquale Lubrano Lavadera




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