Non riusciamo a manifestare le nostre emozioni


Il nostro repertorio di parole utili per affibbiare  etichette alle persone è spesso assai più grande del nostro vocabolario di parole che ci permettono di descrivere con chiarezza il nostro stato emotivo. Ho studiato in scuole americane per 21 anni e, in tutto quel tempo non mi ricordo nessuno che mi abbia chiesto come mi sentivo. I sentimenti, semplicemente, non erano ritenuti importanti. Quello che contava era "il modo giusto di pensare". - come veniva definito da coloro che  occupavano posizioni di ruolo e di autorità. Ci viene insegnato ad essere "orientati verso gli altri" anziché ad essere in contatto con noi stessi. Impariamo soprattutto a "rifugiarci nella nostra testa" chiedendoci: " Che cos'è che gli altri pensano  che sia giusto che io dica o faccia?"
Questa difficoltà di esprimere i sentimenti è assai comune e, nella mia esperienza, è ancora più diffusa presso gli avvocati, gli ingegneri, gli ufficiali di polizia, i dirigenti di azienda, i militari di carriera, - persone per le quali sono gli stessi codici di condotta professionale a scoraggiare  la manifestazione di emozioni.   All'interno della famiglia, quando accade  che i suoi membri non riescono a comunicare le loro emozioni il prezzo da pagare è molto alto.

Marshall B, Rosenberg



da Marshall B. Rosemberg, le parole sono finestre , Edizioni Esserci, Reggio Emilia.

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